Dietro il running. L’importanza della fisioterapia nello sport piu’ praticato di sempre

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Sei appassionato della corsa oppure sei un professionista della corsa? Allora hai bisogni specifici anche per quanto riguarda la fisioterapia!

Che sia di ritorno dall’ufficio, dopo una giornata di smart-working o ancora prima di iniziare la giornata, lo sport rappresenta una fonte di energia e una risorsa dal valore inestimabile.

La corsa è caratterizzata da un gesto sportivo ripetuto e prolungato nel tempo che in presenza di determinati fattori può procurare patologie fastidiose e spesso ricorrenti, quali, ad esempio fasciti plantari, tendinopatie achillee, sindromi dolorose del ginocchio e altri disturbi.

Quali sono questi fattori scatenanti? Li possiamo suddividere su 3 aree:

  • Fattori intrinseci: scarsa coordinazione o debolezza muscolare, rigidità e accorciamento di alcuni gruppi muscolari, fragilità dei tessuti.
  • Fattori estrinseci: possono dipendere dalle calzature, dai plantari o dal terreno.
  • Stress meccanici: tecnica di corsa non corretta, errori di allenamento con cambiamenti troppo repentini o picchi di carico.

La forza di impatto al suolo che si verifica ad ogni appoggio e la ripetitività dei movimenti  della corsa sottopongono i muscoli e le articolazioni a sovraccarichi importanti; in conseguenza agli stress elevati e in assenza di un allenamento adeguato, queste strutture muscolo-scheletriche possono riportare lesioni da overuse, squilibri muscolari, disfunzioni meccaniche fino a vere e proprie fratture da stress.

Ma prima di addentrarci in tutto ciò che concerne la cura di queste sindromi dolorose, è fondamentale parlare della prevenzione, ovvero individuare tutti i fattori che possono essere causa di queste disfunzioni e correggerli.

Ecco alcuni consigli per prevenire disturbi e infortuni:

1. Eseguire regolarmente esercizi di stretching dinamico

Esegui regolarmente esercizi di stretching dinamico a freddo in sessioni separate dagli allenamenti. È stato ampiamente dimostrato infatti che lo stretching prima della corsa può ridurre le prestazioni, mentre se praticato a distanza può addirittura migliorare la performance e ridurre la possibilità di infortunio; al fine di un gesto tecnico ottimale è fondamentale infatti mantenere una buona mobilità delle articolazioni e una buona flessibilità muscolare, caratteristiche che permettono al corpo di migliorare l’ampiezza di movimento.

Valuta la tua flessibilità muscolare con un fisioterapista esperto e prova ad eseguire gli esercizi di stretching due o tre volte a settimana prima di andare a dormire.

2. Rinforzare i muscoli del tronco, del bacino e degli arti inferiori.

Gli esercizi di rinforzo sono un completamento interessante degli allenamenti. Rinforzare un tessuto con esercizi statici o ancora meglio esercizi funzionali (che si avvicinino il più possibile al gesto specifico dello sport), permette di incrementare il suo adattamento al carico ripetuto della corsa, per cui ne aumenta la resistenza riducendo il rischio di infortunio; inoltre il lavoro di rinforzo è utile per migliorare l’economia della corsa e quindi la performance.

È importante lavorare su tronco e bacino e su tutti i distretti dell’arto inferiore con esercizi specifici in quanto ogni articolazione viene ad essere sollecitata in modo diverso.

Il muscoli del tronco e del bacino devono offrire una base solida per permettere il movimento degli arti inferiori e inoltre una buona stabilità della zona toraco-lombare riduce il rischio di patologie dolorose alla colonna.

Il ginocchio è il principale ammortizzatore dell’arto inferiore e viene spesso ad essere interessato da infortunio perché deve essere in grado di sopportare carichi intensi per tempi prolungati. Gli esercizi di rinforzo di questo distretto eseguiti in progressione di carico possono essere utili per mantenere una buona salute di tendini, cartilagine e menischi.


Infine la caviglia, è il primo punto di contatto al suolo, ed è importante perché accetta il carico e lo trasferisce all’intero corpo. L’abitudine ad usare scarpe ultra-ammortizzate da una parte ci tutela, dall’altra inibisce i muscoli intrinseci del nostro piede che invece sono importanti  sia per mantenere l’equilibrio che per l’ammortizzazione. Gli esercizi per i muscoli del piede e della caviglia sono importanti per evitare distorsioni e patologie dolorose della pianta come fasciti e metatarsalgie.

3. Lavorare sulla propriocezione  e sulla coordinazione di tutto l’arto inferiore.

Si sente sempre più parlare di propriocezione, ma di cosa si tratta? Viene definita come il senso di posizione e di movimento del corpo nello spazio, e nella corsa su strada e in montagna è fondamentale per prevenire gli infortuni e migliorare la performance. Basti pensare alle irregolarità che presenta il terreno, buche, radici, gradini, che si incontrano non solo nelle strade sterrate, ma anche su asfalto; a livello delle articolazioni ci sono recettori di posizione in grado di inviare informazioni al cervello rispetto a queste irregolarità del suolo, informazioni che permettono al nostro arto inferiore di recuperare e mantenere le articolazioni allineate.

Discorso analogo viene fatto per la coordinazione motoria, che rappresenta la capacità di eseguire un movimento corporeo in modo efficace, e anche qua si capisce che vi è un guadagno sia in termini energetici e quindi di performance che in termini di salute dei muscoli e delle articolazioni.

È quindi importante allenare propriocezione e coordinazione sfruttando superfici instabili ed esercizi combinati che prevedano l’uso alternato di braccia e gambe.

4. Mantenere una buona mobilità articolare a livello della colonna, di anche e caviglie.

Come già accennato nel paragrafo in cui abbiamo parlato di stretching, avere una buona mobilità delle articolazioni è fondamentale per la salute di quest’ultime, inoltre permette di migliorare l’ampiezza dei movimenti, cosa importante soprattutto quando si vuole lavorare sulla velocità e quindi sulla performance.

5. Ridurre le rigidità muscolari tramite massaggi eseguiti da personale qualificato o in alcuni casi anche tramite automassaggi.

Un muscolo rigido è un muscolo che non è in grado di contrarsi e rilassarsi nel modo corretto e per questo può facilmente andare incontro a crampi e infortuni come ad esempio le lesioni muscolari. Effettuare periodicamente sedute di massaggio sportivo, oltre a ridurre le tensioni muscolari può dare numerosi benefici:

  • prepara il muscolo per l’attività
  • stimola il sistema circolatorio a ridurre le tossine e a promuovere la guarigione delle fibre muscolari  traumatizzate dall’attività fisica, promuovendo un recupero più rapido dopo una gara o un allenamento
  • riduce il dolore
  • promuove l’elasticità cutanea.


Affidati a professionisti della salute che saranno in grado di individuare le corrette esigenze del tuo corpo e dei tuoi muscoli.

6. Programmare in modo corretto gli allenamenti.

Per far questo, è fondamentale che il fisioterapista collabori e si confronti con le figure che ruotano intorno all’atleta quali preparatori atletici e running coach con l’obiettivo di cucire il miglior programma di allenamento tenendo in considerazione le caratteristiche fisiche e le richieste specifiche del singolo atleta.

La fisioterapia gioca un ruolo importante in tutto ciò che concerne la salute dell’apparato muscolo-scheletrico del runner. Una corretta prevenzione degli infortuni consente a qualsiasi atleta di allenarsi con continuità, migliorando in tutti i parametri della corsa e quindi nella performance.

Una valutazione accurata dell’atleta, delle sue esigenze e di tutte le caratteristiche fisiche e biomeccaniche da parte di un fisioterapista specializzato è fondamentale per cucire addosso al paziente un programma di allenamento personalizzato propedeutico alla corsa: ognuno di noi è e corre in modo unico e diverso.

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