LA PROTESI DI GINOCCHIO
L’articolazione del ginocchio è la più grande e la più complessa, a livello strutturale, del nostro corpo. È costituita da 3 componenti ossee: Il femore, la tibia e la rotula ed è composta da 2 articolazioni: la femoro-tibiale e la femoro-rotulea.
Questo complesso articolare permette principalmente il movimento di flessione ed estensione del ginocchio e piccoli movimenti rotatori.
Figura 1 L’articolazione del ginocchio
Il ginocchio, così come le altre articolazioni del nostro corpo, con il passare del tempo va in contro ad un invecchiamento fisiologico che può limitare i movimenti e creare dolore. La causa principale di questi 2 sintomi è generalmente l’artrosi: una degenerazione della cartilagine intrarticolare che può essere dovuta a cause non ben definite oppure ad una predisposizione genetica. La riduzione di cartilagine a livello di questa articolazione porta ad un’usura importante dei capi ossei coinvolti.
L’artrosi può portare quindi ad una sintomatologia dolorosa importante, accompagnata da una limitazione funzionale che può precludere alla persona alcune attività della vita quotidiana, tra cui quella sportiva. Per questo motivo, dopo una visita ortopedica, si può decidere di eseguire un intervento di protesi di ginocchio.
La protesi di ginocchio può essere i due tipi: totale o monocompartimentale.
- Nella protesi totale di ginocchio vengono rivestiti con delle componenti metalliche, una piccola quantità di osso sia del femore sia della tibia. Queste parti metalliche vengono generalmente saldate all’osso con un apposito cemento. Si possono individuare 3 tipi di protesi totale di ginocchio: con risparmio completo del legamento crociato posteriore, con il sacrificio del legamento crociato posteriore ed una terza con vincolo meccanico (protesi vincolate).
- Nella protesi monocompartimentale invece viene sostituito solamente un compartimento del ginocchio, più frequentemente quello mediale; in questo tipo di protesi la riabilitazione è sicuramente più rapida ma per poter effettuare questa scelta ortopedica i rimanenti compartimenti dell’articolazione devono essere integri e il ginocchio avere una valida stabilità legamentosa, in particolare deve essere integro il legamento crociato anteriore.
Figura 2 Protesi monocompartimentale VS protesi totale.
La Fisioterapia ha un ruolo fondamentale nella riabilitazione della protesi di ginocchio.
Un fatto che la maggior parte delle persone ignora è che è fondamentale eseguire un ciclo di Fisioterapia già prima dell’intervento chirurgico, in preparazione all’intervento stesso. È importante avere una forza ed una lunghezza muscolare ottimale per avere un recupero post-intervento più rapido e consapevole.
Già dal primo giorno dopo l’intervento è possibile camminare con carico protetto (e quindi con l’utilizzo di un deambulatore) questo perché è fondamentale un approccio riabilitativo tempestivo e mirato.
In una prima fase gli obbiettivi riabilitativi sono:
- Riduzione della sintomatologia dolorosa.
- Recupero range di movimento rispettando il dolore del paziente, attraverso una mobilizzazione precoce. Entro le prime due settimane dopo l’intervento le linee guida raccomandano di raggiungere i 90° di flessione.
- Recupero della forza muscolare (si porrà particolare attenzione al recupero del quadricipite e degli ischio crurali).
- Recupero precoce della deambulazione con gli ausili opportuni in base alle indicazioni ortopediche.
Successivamente si intensificheranno i carichi e la richiesta muscolare per ritornare ad un recupero funzionale ottimale per la persona protesizzata, lavorando in un’ultima fase sulla propriocezione.
Le domande più frequenti sulla protesi di ginocchio
Che cos’è una protesi di ginocchio?
R: La protesi di ginocchio consiste nella sostituzione di una componente o più componenti ossee dell’articolazione del ginocchio con materiali artificial al fine di recuperare la biomeccanica e limitare la sintomatologia dolorosa dovuta a particolari condizioni patologiche.
In quali casi si ha bisogno di una protesi di ginocchio?
R: Una protesi di ginocchio è indicata nei casi di dolore intenso o nel caso in cui le patologie connesse a questa articolazione, influenzino la persona nello svolgimento delle attività della vita di tutti i giorni e la limitino.
Quali malattie possono portare all’indicazione di una protesi di ginocchio?
R: Le condizioni che possono portare una persona a ricorrere ad una protesi di ginocchio sono fondamentalmente 2: l’artrosi e le deformità del ginocchio (che si può presentare Varo o Valgo) entrambe possono causare stati infiammatori cronici con conseguente dolore, rigidità e limitazione articolare.
L’osteoporosi è un inconveniente o una controindicazione all’intervento di protesi del ginocchio?
R: La protesi di ginocchio viene fissata, in sala operatoria, all’osso del femore e della tibia. Una grave osteoporosi rende questo osso una base non stabile su cui fissare la protesi in quanto rende fragile il tessuto osseo stesso; pertanto può essere ritenuta una controindicazione.
Quali sono i materiali utilizzati?
R: I materiali utilizzati per la protesi di ginocchio possono essere molteplici: leghe metalliche come quella di Cromo-Cobalto, Titanio o Ceramica.
Quanto dura una protesi di ginocchio?
R: Purtroppo l’intervento di protesi di ginocchio non dura in eterno, l’usura costante a cui è sottoposta una protesi le permette una “vita” in media, di circa 15 anni.
Quali sono i rischi precoci di un intervento di protesi di ginocchio?
R: La protesi di ginocchio è pur sempre un intervento e per questo potrebbero presentarsi delle complicanze post-operatorie, come ad esempio: la TVP (Trombosi venosa profonda) è per questo che nel primo periodo post operatorio viene prescritto l’utilizzo di calze antitrombo, danni vascolari o nervosi del compartimento trattato e stati infiammatori acuti. Tra i rischi che si possono verificare già durante l’impianto della protesi troviamo le fratture ossee, facilmente diagnosticabili tramite radiografia.
Tra i rischi meno severi troviamo gli ematomi e la possibilità di una lenta guarigione della ferita chirurgica.
L’artroprotesi di ginocchio è un intervento a rischio vita?
R: È un rischio sempre presente, anche se in percentuali molto basse, nelle operazioni chirurgiche.
Quanto tempo intercorre tra l’intervento e la possibilità di guidare l’auto?
R: Guidare l’auto presuppone che il ginocchio si possa piegare a circa 90° e abbia una forza tale da riuscire a schiacciare i pedali anche in situazioni di emergenza. Tali capacità sono riacquisite dopo circa 4-6 settimane dopo l’intervento, considerando che il giorno dopo l’operazione le linee guida riabilitative consigliano già il carico (protetto) sull’arto operato.
Per quanto tempo dobbiamo astenerci dal lavoro?
R: Ovviamente dipende dal tipo di lavoro e dalle condizioni generali in cui il paziente si trova. Un lavoro d’ufficio può essere ripreso sicuramente prima rispetto ad un lavoro che preveda lo spostamento di carichi pesanti: rimane fondamentale dedicare del tempo alla riabilitazione per recuperare nel miglior modo possibile.
Quali sport praticare con una protesi di ginocchio?
R: Si può praticare sport dopo una protesi di ginocchio tenendo conto che questi abbiano un basso impatto come: nuoto, trekking, ciclismo, golf, canottaggio, pilates…