Riabilitazione delle lesioni meniscali
ANATOMIA DEI MENISCHI
I condili femorali e le cavità glenoidee della tibia non sono molto congruenti (Immagine 1). Infatti, ciascuna cavità glenoidea presenta una zona periferica piatta ed una parte centrale leggermente concava, mentre i condili femorali sono fortemente convessi. Tale disarmonia viene attenuata dalla presenza dei menischi.
I menischi sono due cuscinetti fibrocartilaginei, appiattiti e a forma di falce (dal greco meniskos: mezzaluna) che aderiscono alla parte periferica dei condili tibiali. Oltre a compensare le differenze morfologiche tra i condili femorali e quelli tibiali, hanno anche il compito di assorbire gli shock e di ammortizzare il carico trasmesso all’articolazione del ginocchio.
Il menisco laterale (Immagine 2), più piccolo e più mobile del mediale, è quasi circolare, avendo forma simile ad una “O”. Il suo margine periferico, ancorato piuttosto debolmente alle fibre capsulari, se ne distacca totalmente nel punto di passaggio del tendine del muscolo popliteo, che lo separa dal legamento collaterale laterale.
Il menisco mediale (Immagine 2) ha una forma più aperta rispetto al laterale, ricordando piuttosto una “C”. È stabilmente ancorato alla capsula ed al legamento collaterale mediale, con una conseguente riduzione della sua mobilità.
La vascolarizzazione dei menischi è maggiore a livello periferico. Vi è una graduale diminuzione della vascolarizzazione dal centro alla periferia, così che la regione centrale diviene avascolare.
Questo spiega la minor tendenza alla lesione ed una maggior capacità rigenerativa della parte periferica dei menischi.
I vasi sono peraltro localizzati nella parte più profonda dei menischi e le superfici ricevono solo un limitato apporto sanguigno. La principale fonte di nutrimento dei menischi rimane pertanto il liquido sinoviale.
TIPOLOGIE DI LESIONE MENISCALE
Le patologie meniscali sono le lesioni più comuni a carico del ginocchio e colpiscono i soggetti di qualsiasi età.
Le cause sono molteplici, ma possono essere divise in due categorie:
• Lesioni di origine degenerativa, in caso di lavori o sport che obbligano il soggetto a mantenere una certa posizione per molto tempo o che richiedono un movimento specifico ripetuto più volte durante l’arco della giornata;
• Lesioni di origine traumatica, in caso di un trauma, di una distorsione o una torsione anomala del ginocchio e sono frequenti soprattutto nella pratica sportiva.
Il differente rapporto dei menischi con i legamenti collaterali ha importanza in una delle forme più comuni di lesione dell’articolazione del ginocchio.
Infatti, movimenti improvvisi e mal controllati, che comportano la torsione del tronco mentre il peso è caricato sul ginocchio semiflesso possono causare lo stiramento del legamento collaterale mediale.
In tali situazioni il menisco mediale può essere trascinato dallo stiramento del legamento e, se rimane compresso fra i due capi ossei, la sua parte interna più sottile si separa dalla parte esterna più spessa (rottura a manico di secchio).
Questo evento si verifica spesso negli atleti che praticano sport caratterizzati da rapidi cambi di direzione (rotazione del ginocchio flesso), come il calcio e la pallavolo.
SINTOMI DI UNA LESIONE MENISCALE
Il sintomo più frequente è il dolore a livello dell’articolazione del ginocchio che può associarsi, o meno, ad un rigonfiamento locale che, in alcuni casi, può portare a perdita di forza del quadricipite e ad una limitazione funzionale.
Alcuni soggetti possono riferire una sensazione di “cedimento” dell’articolazione o una sensazione di “blocco” che impedisce di flettere o estendere il ginocchio liberamente a causa di alcuni frammenti del menisco lesionato che interferiscono con la fisiologica mobilità.
TRATTAMENTO DELLE LESIONI MENISCALI
Il trattamento conservativo di una lesione meniscale viene preferito al trattamento chirurgico, che però si rende necessario nel caso in cui sia presente un blocco articolare dovuto a dei frammenti del menisco lesionato che ostacolano la corretta flesso-estensione del ginocchio.
Il trattamento chirurgico può prevedere:
• Meniscectomia selettiva, cioè l’asportazione della parte di menisco lesionato;
• Meniscectomia totale, cioè l’asportazione di tutto il menisco lesionato;
• Sutura meniscale, che ha come obiettivo quello di favorire la rigenerazione spontanea del menisco e la sua cicatrizzazione.
La zona più indicata per questo tipo di trattamento è quella periferica, che come detto precedentemente, è quella maggiormente vascolarizzata.
Il trattamento conservativo prevede:
• Riposo
• Crioterapia locale
• FANS (solo sotto indicazione medica)
• Fisioterapia
• Terapie fisiche
RIABILITAZIONE DELLE LESIONI MENISCALI
L’obiettivo della fisioterapia è quello di ripristinare l’articolarità del ginocchio, migliorare il tono trofismo muscolare della coscia e restituire al paziente la completa funzionalità.
In fase acuta, attraverso l’uso di terapie fisiche e della terapia manuale a lettino, bisogna prima di tutto ridurre l’infiammazione, il dolore, il gonfiore locale e migliorare l’articolarità del ginocchio poi, attraverso specifici esercizi, si richiede al soggetto l’attivazione muscolare del quadricipite.
Dopo aver raggiunto questi primi obiettivi la fisioterapia è volta a migliorare la propriocezione, la forza muscolare del quadricipite e la resistenza e a riacquistare un’articolarità completa e non dolorosa del ginocchio.
Superata questa fase intermedia si passa allo svolgimento graduale di attività funzionali che, nel caso dello sportivo, vanno a replicare in palestra riabilitativa quello che è il gesto sport-specifico dell’atleta in campo.